L’indovinello del cattivo corriere

Questo è un vecchio rompicapo interessante perchè dà risposta all’ormai fin-troppo-violato bisogno di riappropriarsi della propria privacy.

L’indovinello

Antonio vive in Antartide ed è solito comunicare col suo amico Bruno di Bruxelles in un modo insolito:

  • Antonio, per paranoia, comunica con Bruno spedendogli una sua cassaforte chiusa a chiave con dentro il messaggio.
  • Bruno, per paranoia, risponde ad Antonio spedendogli una sua cassaforte chiusa a chiave con dentro la risposta.

Il tutto sembrava funzionare poichè i due amici si erano spediti in precedenza un doppione delle chiavi, così ognuno apriva entrambe le casseforti.

Purtroppo però non avevano pensato che Carlo il cattivo corriere, che opera fra Antartide e Bruxelles e con la brutta abitudine di essere molto ficcanaso, aveva intercettato ogni pacco, copiandosi quindi queste chiavi e leggendosi tutti i messaggi aprendo le casseforti.

Antonio e Bruno si accorgono del problema e decidono di comprarsi una nuova cassaforte a testa, così ognuno ha soltanto le chiavi della propria cassaforte.

Come possono fare adesso per scriversi in segreto (in attesa che Carlo il cattivo corriere sia sbattuto in cella per il suo brutto vizio di sbirciare la posta)?

Note non indispensabili

  1. Nella “mia” concezione di cassaforte si chiude anche senza chiave
  2. Nella “mia” concezione di cassaforte non si apre senza chiave!
  3. È una normale cassaforte insomma (non fatevi altre domande su ‘sta cassaforte!)

Note storiche

Questo indovinello è una banalizzazione di uno dei rompicapi più proposti nel mondo della sicurezza Informatica. È un vecchio problema di “cifratura a chiavi pubbliche” implementato per esempio da Diffie-Hellman-Merkle. In teoria chi già ne è a conoscenza dovrebbe essere avvantaggiato. In pratica ho notato che non è così.

In ogni caso assicuro che chiunque è in grado di usare l’ingegno per arrivare ad una soluzione che non preveda che Antonio e Bruno si siano scambiati in precedenza altre chiavi. Sta tutto nell’uso delle casseforti e delle chiavi.

Soluzione

La soluzione la scrivo qui sotto codificata in ROT13. Non andare subito a decodificarla.

Fr v qhr nzvpv fv renab vaivngv yr puvniv frtergr qryyr pnffrsbegv
cre cbfgn, gnagb inyrin rffrer pbreragv sva qnyy'vavmvb
fpeviraqbfv va puvneb, framn dhrfgn nccneragr fvphermmn.
Pneyb aba qrir va nypha zbqb enttvhatrer nyphan puvnir frtergn.

Fv cbgeroor vairpr crafner nyyn pnffnsbegr pbzr ha frzcyvpr
fgehzragb qv "pevggbtensvn nfvzzrgevpn" (irqv fh Jvxvcrqvn)
nccebsvggnaqb qry snggb pur puvhadhr noovn yn pnffnsbegr yn
chò puvhqrer (cre "pvsener" ha zrffnttvb) r biivnzragr FBYB
puv un yn puvnir frtergn chò yrttrer vy zrffnttvb.

Fr ihbv hygrevber nvhgb pbagnggnzv: uggc://obm.erlobm.vg
Aba nienv fhy frevb perqhgb pur zv fnerv zrffb n fcbvyrener
yn fbyhmvbar framn niregv pbfgerggb n sner ha cb' qv
gragngviv..