È capitato anche a te, ti sei chiesto come ottimizzare WordPress e come farlo con una guida definitiva, definitivamente ottimizzante e sei finito qui. Ecco come velocizzare WordPress definitivamente:
- Disattiva i tuoi plugin;
- Fine della guida.
OK OK…. Immagino avrai bisogno di qualche metafora per carburare questo fatto. Visualizza questo scenario: ogni plugin che hai installato compromette di almeno il 30% tutti questi punti, parallelamente:
- sicurezza
- performance
- manutenibilità
- ampiezza del buco dell’ozono
Perchè? Perchè la maggior parte di essi sono stati scriti coi piedi. Piedi marci. È come se vi foste fatti costruire la casa da un bambino a cui abbiano dato in mano un’accetta per realizzarla e il disegno di una casa a pastelli per progettarla. È come avere in mano la ricetta di un’insalata scritta da un avvocato societario utilizzando l’autocorrettore di un telefono che conosca solo formule di fogli di calcolo. È come se qualcuno avesse trascritto il litigio di una coppia all’IKEA facendo modifiche a caso finchè quel testo non diventasse un programma che compilasse senza errori. È come se qualcuno avesse dato in pasto la foto di un tabellone di Scarabeo ad un software di visione computerizzata in cui valgono triplo le parole riservate in JavaScript. È come se qualcuno avesse trascritto le previsioni meteorologiche navali nello stesso momento in cui un picchio di legno martellava sul tasto shift e in seguito indentasse il testo completamente a caso. È come se una poesia dadaista e/o surrealista fosse stata composta interamente con quei nomi utente suggeriti durante la registrazione in un sito, quando quello che volevi è stato già preso. È come se aveste in mano l’output di bot per calcolare catene di Markov istruito esclusivamente sulla base dei passaggi dei pullman di una città in cui i pullman si schiantano di continuo.
Mi correggo. Se tutto questo funziona, quegli autobus non si schiantavano: prendevano fuoco.
I plugin che hai installato sono un tentativo di scrivere un poema lirico utilizzando solo parole provenienti da quella roba che sta negli URL dopo il punto interrogativo. È come una tabella in JSON di codici di modelli di torce che devono avere “super tattica” nel nome. È come se gli sviluppatori avessero letto soltanto un articolo accademico di Turing del 1936 sulla computazione e altresì un esempio di codice JavaScript e avessero tirato ad indovinare tutto lo scibile che sta nel mezzo. È come la traduzione in linguaggio l33t di un manifesto di un culturista della sopravvivenza che per qualche ragione è ossessionato anche dall’allocazione di memoria.
Disinstalla quei plugin o fatteli riscrivere da zero da quel tuo amico nerd barbuto che va in giro con portatile pieno di adesivi, schermo nero e testo bianco. Salva l’ozono.
Progetti grossi come WordPress sono capolavori di ingegneria con code review criterioso. I plugin invece sono mediamente scritti da completi incompetenti che pensano che XSS, injection, e CSRF siano le risposte alle ultime caselle delle parole crociate calabresi quando non ti viene più in mente niente di sensato sfogliando il dizionario.
Ah, questo in qualche modo vale anche per i temi.
Fine della guida.
Grazie ad XKCD 1513, XKCD 1695 e ad XKCD 1883 per l’aiuto metaforico. asd