Radio Test di Carico – Lancio

Per la rubrica se ce l’ho fatta io ce la può fare chiunque, volevo appuntarmi come mai mi sono divertito così tanto questo week-end.

Dopo una migrazione durata un po’ più del previsto a causa di varie problematiche geopolitiche e pandemiche, abbiamo finalmente potuto testare la nuova infrastruttura di Border Radio interamente fondata su software libero.

Ho acquistato un microfono carino e ho iniziato a divertirmi. Ho aperto una trasmissione pirata e fatto qualche piccolo test con Icecast2 (software utilizzato per lo streaming).

Ho scoperto che la parte più complicata per una web-radio non è fare uno streaming. La parte più tosta è la parte prima: gestire i flussi audio sul client. Mi spiego. Magari in streaming vuoi mandare solo la tua voce, o magari vuoi anche musica in sottofondo. Magari mentre mandi la musica non vuoi poter parlare. O magari sì. Magari vuoi musica in apertura. Jingle. Magari vuoi un ospite. Magari in diretta, in conferenza. Vuoi che l’ospite ti senta e vuoi sentire lui. Vuoi non sentire la tua voce però nelle tue cuffie altrimenti diventi cretino. Vuoi anche registrare. Non vuoi però mandare in diretta le notifiche delle email, ma magari vuoi farlo con altri programmi. Magari vuoi far sentire al tuo ospite la musica che va in diretta, ma non farlo stare semplicemente in ascolto della radio perchè ci sono degli ovvi ritardi.

Insomma, redirezione dell’audio.

Mi sono ritrovato a passare le notti sulla documentazione sui moduli di PulseAudio e ho scoperto una cosa sorprendente: per fare tutto questo non devi installare una cippa di niente. Se hai una distribuzione GNU/Linux, hai già una regia. Se sai leggere il manuale.

Ho rilasciato il mio script PulseAudio qui su Gitpull (P14).

Sono riuscito a fare tutto questo soltanto con uno scriptone gigante interamente basato sul modulo “null sink” di PulseAudio, ovvero dei buchi neri in cui incanalare il tuo audio per poterlo pluggare in altri buchi neri, e in altri buchi neri, a waterfall, per poi pluggare uno di questi come input ad altri applicativi. Sono appositamente generico in quello che dico perchè non l’ho capito benissimo e ho bisogno di qualche ora di sonno in più per documentarlo meglio. asd

In pratica, ho potuto tenere una trasmissione radiofonica:

  • senza uno studio di registrazione (causa pandemia 2020)
  • da casa propria (vedi sopra)
  • senza una regia (inteso come il tizio dietro al vetro)
  • senza un mixer
  • con ospiti in diretta, ognuno a casa sua
  • con jingle, musica ed “effetti speciali”
  • registrando il podcast
  • senza software proprietario

Tecnologie utilizzate:

  • Icecast2: diffusione streaming
  • butt: invio streaming ad Icecast2 e registrazione podcast
  • Jitsi Meeting: gestione ospiti in diretta
  • PulseAudio: manipolazione dei flussi
  • Pavucontrol: mixer dei flussi PulseAudio (preinstallato a volte)
  • Audacity: rifinitura podcast (eliminazione «eehm», «eeee», «uuuhm» e tempi morti)

Ne è nata una nuova trasmissione chiamata Radio Test di Carico. Una cosa assolutamente assurda, tenuta su con la colla, ma che ha funzionato. E che ripeterò sicuramente.

Ho invitato un paio di persone davvero curiose nella prima puntata. Due persone che sto conoscendo un po’ meglio in queste ultime settimane, da organizzatori della itWikiCon 2020.

Il risultato è stato una chiacchierata attorno ad un falò in cui mi sono davvero rilassato, insieme a Iolanda Pensa e Ferdi.

Ecco il podcast:

Buon ascolto! <3

P.S.

I miei amici di Border Radio hanno diffuso il podcast praticamente su ogni possibile piattaforma di streaming. Hanno anche fatto una pagina molto carina per la trasmissione. Grazie!

Alla prossima puntata!

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