TeamViewer alla massima potenza

Nella guida di oggi parleremo del sempre più celebre programma di connessione remota “Team Viewer” che consente di controllare a distanza qualsiasi computer esattamente come se foste seduti davanti ad esso!
Per scaricarlo potete comodamente cliccate qui e successivamente selezionare il logo del vostro sistema operativo dopodichè cliccare su download sotto “Versione completa di Team Viewer”.
Una volta scaricato iniziate l’installazione seguendo il procedimento guidato ed al termine lanciate l’applicazione.

Il programma si presenterà così:

Immagine di presentazione di Team Viewer - Reyboz Blog

Potrete notare che la finestra è divisa in due parti:
Quella a sinistra mostra l’indirizzo ID del vostro pc ed una password fornitavi dallo stesso programma da presentare alla persona che desiterate prenda il controllo del vostro computer.
Quella a destra invece invece mostra un campo vuoto denominato “ID” nel quale dovrete inserire l’indirizzo ID del computer della persona del quale volete prendere il controllo remoto.
Una volta inserito l’ID vi verrà chiesta una password da inserire (anche questa vi deve assere fornita dal diretto interessato esattamente come l’ID)
Ed ecco che vi si aprirà una nuova finestra con il monitor del computer al quale vi siete collegati.
Tra le diverse opzioni presenti in alto a questa pagina troverete “Richiedi controllo remoto” cliccateci e dopo che il vostro interlocutore avrà accettato avrete in completo controllo del pc!
Sempre in alto troverete “Visualizza” che vi aprirà un menù a tendina che vi darà la possibilità di scegliere tra:

  • Qualità
  • Scalatura
  • Monitor attivo
  • Risoluzione dello schermo
  • Seleziona finestra singola
  • Mostra intero dekstop
  • Aggiorna
  • Elimina sfondo
  • Mostra cursore remoto

Selezionate Qualità per ottimizzare la velocità del collegamento e quindi ridurre la qualità grafica di esso oppure Ottimizza qualità per avere una visione migliore ma con un collegamento leggermente più lento.
Selezionate invece nel menù in alto “audio/video” se volete avviare una chat con l’utente del computer che state controllando.

Per fare un po’ di pratica

Per provare come funziona questo programma potete inserire nel campo ID di destra “12345” vi verrà così indicata una password da inserire e così avrete il collegamento remoto di un server messo a disposizione per i nuovi utenti che vogliono capire con un esempio pratico come funziona il loro software.

Videosorveglianza con Team Viewer

Veniamo ora ad un argomento più divertente che riguarda sempre il software Team Viewer e la “videosorveglianza” di una casa…
Come avrete notato al momento del download del programma era presente anche la possibilità di scaricare questa applicazione per iPhone, iPod touch ed iPad gratuitamente dall’App Store.
Con essa potrete controllare un pc a distanza, nello stesso modo descritto sopra, semplicemente con il vostro dispositivo portatile Apple connesso ad una rete internet.
Fino a qui tutto è esattamente come prima a differenza che lo si fa da un altro dispositivo… Ma la cosa bella viene ora.
Se in casa si ha un computer (preferibilmente fisso) collegato ad una webcam potremmo collegarci a distanza con Team Viewer a questo computer ed aprire il programma di gestione della webcam e vedere così ciò che sta riprendendo creando così un sistema di videosorveglianza comodo e sicuro utile se si è lontani da casa (in ufficio, da amici, a lavoro ecc…)
Una casa più sicura anche grazie a Team Viewer.
Ovviamente tutto ciò può anche essere fatto da pc a pc, ma secondo me da pc a dispositivo mobile Apple c’è quel tocco di utilità e comodità in più.
Buona navigazione.

Aumentare la velocità di navigazione

(Nota di redazione: questo articolo è molto vecchio. All’epoca avevo 15 anni. Proseguendo nella lettura potresti sentire il bisogno di strapparti i bulbi oculari. Se per caso possiedi la tecnologia necessaria per effettuare viaggi nel tempo, vieni qui e proibiscimi di scrivere questo post, perché è da rincoglioniti, peggio di Aranzulla. Nello specifico, È inutile che ti metti a provare tutti i browser del pianeta, dato che se tieni alla tua libertà digitale non è che ci sono tante scelte fra Firefox o Chromium, anche se probabilmente sei quel tipo di persona con 99.9% di software proprietario. Almeno 1000 programmi e 10.000 persone possono in qualsiasi momento fotterti la tua vita privata e spiarti dalla webcam, e te hai firmato per questo, ma non te ne frega una cippa. Questo articolo rimarrà online per ricordarmi quanto ero rincoglionito.)

La navigazione è spesso una lotta per quelli che possiedono un computer lento o che convivono con chiavette internet.

Abbiamo così deciso di aiutare anche i meno esperti tramite una raccolta di test capaci di sperimentare la qualità delle nostre connessioni e dei nostri browser.

Prima di tutto è sempre bene conoscere altri browser all’infuori di quelli “proprietari” come Internet Explorer o “Safari”, poichè di solito i prodotti creati da chi vuole averne lucro non sono spesso l’emblema dell’efficienza ma piuttosto della sponsorizzazione…

  • Scarichiamo dunque un browser Open Source come Firefox
  • uno maestro nella ricerca come Chrome
  • e un’altro leggero come Opera

E vediamo la loro reazione nel…

Test accelerazione

Immagine offerta dal Reyboz Blog - Velocità del Browser
Go to test

Questo test consiste nell’impegnare il browser con delle immagini in movimento, il browser in risposta dovrebbe richiedere al computer di concentrare le energie in questo stress, rivelando così, dopo un certo periodo di tempo, i frame al secondo raggiunti all’apice dell’accelerazione supportata.

Da questo test dovrebbe emergere Chrome, mentre su Explorer non dovrebbe funzionare affatto.

Test gestione sovraccarico

Test ottimizzazione offerta dal Reyboz Blog
Go to test

Questo test è da eseguire contemporaneamente su due browser alla volta per vedere le loro reazioni differenti.

Inizializzandolo, questo test riporterà la capacità del browser di eseguire o meno centinaia di azioni contemporaneamente espressa in js (javascript/secondo) e fps (frame/secondo).

Test modem to server

Speed test offerto dal Reyboz Blog
Go to test

Lo Speedtest permette di valutare in pochi secondi la velocità di download e di upload, nonchè di verificare il proprio ping tra voi e i server.

Da questo capirete quanto la vostra posizione sia agevolata o meno rispetto agli altri e quanto potete pretendere dalla vostra connessione internet.

Test download/upload

Net speedometer offerto dal Reyboz Blog
Go to test

Installando gratuitamente il Net Speedometer si potrà osservare tutti i dati che ci servono, in tempo reale.

Buon utilizzo dallo staff, se ne conosciete di altri scriveteci un commento.

Grazie per la lettura e buona connessione ad internet!

Comandare sul web: injection javascript

(Nota di redazione: questo articolo è molto vecchio. All’epoca avevo 15 anni. Proseguendo nella lettura potresti sentire il bisogno di strapparti i bulbi oculari. Se per caso possiedi la tecnologia necessaria per effettuare viaggi nel tempo, vieni qui e proibiscimi di scrivere questo post, perché è da rincoglioniti, peggio di Aranzulla. Nello specifico, copy-pastare roba nella tua console di debug del tuo browser web è da rincoglioniti. Ogni volta che rileggo questo post avrei voluto che il giorno prima io fossi stato investito da un camion, ed è questo il motivo per cui lo manterrò online: per maturare. Con le dovute precauzioni, buona lettura.)

Come si può “comandare” sul web? Come possono persone normali avere accesso a parti segrete di siti poco controllati, o di incrementare punteggi di browser-game in poche mosse?
Lo capiremo partendo da molto lontando attraverso questa breve guida dedicata alle injection-javascript.

Una estrazione (extraction) javascript è un metodo di controllo del codice di un sito tramite l’estrazione diretta delle variabili, via indirizzo ipertestuale.
Significa che per controllare una variabile di un sito web (un punteggio di un gioco online o la password di un utente loggato ad esempio) basta conoscere il nome della variabile che lo custodisce, e richiamare il suo valore inserendo nella barra degli indirizzi un comando di richiamo come javascrpt:alert(nomevariabile);
Questo tipo di estrazione si è però evoluto in forme molto complesse di iniezione chiamate injection javascript, delle quali approfondiremo ora.
Le chiamano injection javascript perchè con esse si può riuscire a modificare parte di una pagina web durante la propria sessione di navigazione, e quindi riuscire ad apportare modifiche consistenti ad un qualunque sito o gioco online, esclusivamente utilizzando codici, iniettati nella pagina, tramite la barra degli indirizzi, o tramite un segnalibro web.
Quello che faremo ora sarà prendere di mira alcuni siti molto famosi e sostituire un oggetto della pagina con del testo a nostra scelta.
Premettiamo che questo tipo di modifica non è reato: una injection javascript non è infatti una distruzione della pagina ma solo una modifica parziale lato-utente del listato javascript, del tutto ripristinabile ricaricando la pagina.
Ma insomma! Partiamo!

Step one

Prima di tutto, assicuriamoci di usare Firefox e non Internet Explorer (poichè I.E. si blocca con le injection javascript)
Ottenuto Firefox creiamo un segnalibro che ci servirà da “iniettore”

  • Digitiamo CTRL+D
  • Selezioniamo “Barra dei segnalibri” come cartella
  • Salviamo il segnalibro

Step two

A questo punto comparirà il segnalibro della presente pagina nella vostra barra dei segnalibri. Quindi:

  • Selezioniamo tutto il seguente codice e copiamolo (compresa la scritta “javascript:”):

javascript:
x="Questo e' un esempio di Injection Javascript - Reyboz Blog";
alert('Codice da iniettare:nn'+x);
x="<h1>"+x+"</h1>";
document.getElementById('previewPan_w1').innerHTML=x;
alert('Injection eseguita.');

  • Selezioniamo il segnalibro precedente con un click destro
  • Selezioniamo Proprietà
  • Incolliamo il precedente codice nello spazio dedicato all’indirizzo del segnalibro.

Ora avremo nella barra degli indirizzi il segnalibro che conterrà come indirizzo lo script: servirà ora per iniettare una scritta nel famoso motore di ricerca Blackr.

Dritti al cuore di blackr

Bando alle ciance:

  • Dirigiamoci sul Blackr
  • Lanciamo il segnalibro con un click su di esso
  • Clicchiamo su Ok ai 2 messaggi
  • Osserviamo

Se avete eseguito tutti i procedimenti Blackr apparirà con una scritta nella parte destra.

Ma noi non ci siamo fermati:

Dritti al cuore di facebook

  • Accedete al vostro Facebook
  • Rieseguiamo lo Step One
  • Incolliamo nel segnalibro tutto il seguente codice al posto dell’indirizzo:

javascript:
x=prompt('Inserisci il tuo nome di Facebook: (serve)','qui');
x="<h1>Mi chiamo -"+x+"- Salve! </h1>";
document.getElementById('navSearch').innerHTML=x;
alert('Injection eseguita.');

  • Salviamo il segnalibro
  • Clicchiamo sul segnalibro
  • Osserviamo

Se tutto è andato bene comparirà nella parte del titolo del vostro profilo di facebook una piccola modifica testuale.
Tranquilli, tutto torna normale digitando il classico F5.

Dritti al cuore dei giochi online

Scaricheremo un piccolo gioco online della Mr. Webmaster intitolato Chi vuol essere milionario. Dunque scarichiamolo, estraiamolo sul nostro computer e iniziamo subito a giocare.
Noterete che il gioco funziona perfettamente ma perchè non barare un po’?

  • Aprite il gioco
  • Ripetete lo Step One
  • Incolliamo nel segnalibro tutto il seguente codice al posto dell’indirizzo:

javascript:
function prossimadomanda(){
document.gioco.giustaa.value="giusta";}
alert('Preparazione alla injection in corso.');
prossimadomanda();
alert("Script abortito, la risposta sarà sempre la numero:nn-A.")
;

  • Salviamo il segnalibro
  • Clicchiamo sul segnalibro
  • Osserviamo

Come potete immaginare è stato iniettato un codice che modifica questo semplice gioco rendendo le risposte tutte uguali.
La nostra piccola lezione sulle injection javascript è ormai giunta al termine, vi auguriamo che tutto sia stato comprensibile e che vi siate divertiti scoprendo i segreti celati dietro alla modifica dei siti web. Vorremo precisare che tutto questo non deve apparire come un articolo “terrificante”,  questi utilizzi javascript non sono paragonabili a pirateria informatica e nè lo saranno mai, poichè il web deve essere uno strumento comune di insegnamento e non un segreto privato.
Grazie per la lettura.

Motore di ricerca Reyboz Search 2011-NG

(Nota di redazione: questo articolo è molto vecchio. All’epoca avevo 15 anni. Proseguendo nella lettura potresti sentire il bisogno di strapparti i bulbi oculari. Se per caso possiedi la tecnologia necessaria per effettuare viaggi nel tempo, vieni qui e proibiscimi di scrivere questo post, perchè è da rincoglioniti, peggio di Aranzulla. Nello specifico, promuovere una paginetta HTML con un form che punta a Google, è da rincoglioniti. Ogni volta che rileggo questo post avrei voluto che i miei genitori avessero abortito, ed è questo il motivo per cui lo manterrò online: per maturare. Con le dovute precauzioni, buona lettura.)

Il Reyboz search 2011 sta per tornare in una nuova generazione!

Lo spirito notturno dell’atteso motore di ricerca mondiale bloccato da un errore di convalidazione negli inizi di novembre, è ora fermato solo da un breve periodo di prova, prima di essere di nuovo lanciato nel cielo:

Nuove funzionalità ci aspettano tra cui la ricerca fra le immagini e una ultraleggera versione per cellulari, sfidando a testa alta velocità pazzesche e mantenendo effetti grafici originali, tornando come nuovo nella sua piccola semplicità nell’accattivante nero della notte.

Reyboz search 2011

Abbiamo pensato in grande: Il nuovo progetto Reyboz search 2011 New Generation è stato concepito con l’idea di basarlo su script adattati e studiati criticamente per una lettura universale da parte di ogni browser internet, realizzando un sogno:

Garantire un motore velocissimo per ogni tipo di browser e per ogni tipo di connessione limitata.

Reyboz search 2011

Orologio analogico in Turbo Pascal

Oggi vi presenteremo un programma in grado di simulare un orologio digitale. Per una piccola anteprima cliccate sull’immagine.

Immagine orologio offerta dal Reyboz Blog

Il file è disponibile gratuitamente da qui:

Analizziamo il programma

All’inizio vedremo una videata nera con una serie di numeri da zero a venti, e ci verrà chiesto di inserire il numero che per noi è al centro dello schermo. Il tutto verrà ripetuto finche non si inserisce uno di quei numeri da 0 a 20:

...
CLRSCR; (* Pulisci schermo *)
CC:=-1;
REPEAT (* Punto di ripetizione *)
FOR A:=0 TO 20 DO (* Ripeti 20 volte per scrivere 20 numeri *)
BEGIN
CC:=CC+1;
WRITE(CC:2,' ');
END; (* Fine ripetizione *)
WRITELN;
WRITELN;
WRITE('Scrivi il numero al centro del monitor: ');
READ(CC); (* L'utente inserisce CC *)
CLRSCR;
UNTIL (CC <= 20)AND(CC >= 0);
(* Da qui torna a 'repeat' se CC non è tra 0 e 20 *)
...

A questo punto il programma avrà come input questa fantomatica variabile CC. Servirà per sapere dove posizionare in futuro l’orologio, in modo che sembri al centro. Ma passiamo al punto in cui ci chiederà di inserire ore e minuti attuali, rappresentati da variabili intere HH e MM. Anche qui se l’ora inserita non sarà tra 0 e 24, e i minuti tra 0 e 60, il programma non andrà avanti e tornerà da capo:

...
REPEAT (* Punto di ritorno Until *)
IF(HH > 23)OR(MM > 59)OR(HH < 0)OR(MM < 0) THEN
WRITE('Errore formato. ');
WRITE('Scrivi l''ora attuale (HH MM): ');
READ(HH,MM); (* L'utente inserisce ora e minuti *)
CLRSCR; (* Ripulisci schermo *)
UNTIL (HH <= 23)AND(MM <= 59)AND(HH >= 0)AND(MM >=0);
...

Inseriti ore e minuti, siamo pronti a produrre l’orologio. Per fare ciò creeremo un’ulteriore variabile SS che conterrà i secondi, calcolati tramite uno script che rallenta di (17)*(17) mila volte il programma, avvicinandosi di molto ad un secondo reale:

...
T:=1700; (* T vale 1700 *)
WHILE(0 = 0)DO (* Inizia un ciclo infinito *)
BEGIN
SS:=SS+1; (* Aggiungi un secondo *)
FOR C:=0 TO T DO (* Inizio rallentamento *)
BEGIN FOR D:=0 TO T DO
BEGIN
END;
END; (* Fine rallentamento *)
CLRSCR;
IF(SS = 60)THEN (* Se ci sono 60 secondi crea un minuto *)
BEGIN
SS:=0;
MM:=MM+1;
END;
IF(MM = 60)THEN (* Se ci sono 60 min. crea un ora *)
BEGIN
SS:=0;
MM:=0;
HH:=HH+1;
END;
WRITE('Per interrompere: ctrl+pausa');
(* A questo punto a seconda di CC... *)
FOR A:=0 TO CC DO WRITELN; (* Crea CC spazi vuoti in verticale... *)
FOR B:=0 TO CC DO WRITE('   '); (* ...e in orizzontale *)
(* Ora scrivi ora, minuti, secondi *)
WRITE(' ',S1,HH:2,': ',MM:2,': ',SS:2,S2);
END;
...

Buona navigazione dallo staff.

MSN alternativo per PC e dispositivi mobili

Vi piacerebbe poter chattare con Messenger sul vostro cellulare che non dispone di un’applicazione apposita? O magari sulla vostra console di gioco con connessione Internet?

Oppure vi è mai capitato di avere problemi con il vostro Msn Messernger sul vostro pc e non riuscire a trovare un’alternativa?

La risposta a tutte queste domande è il sito ufficiale di Ebuddy, raggiungibile da qualsiasi dispositivo dotato di connessione a internet che consente di collegarsi in modo alternativo al proprio account di Msn ma anche di Facebook, yahoo, aim, myspace ecc…

Semplicemente scegliendo uno di questi e inserendo il proprio ID (sotto la voce profilo d’accesso) e la propria Password!

Immagine di ebuddy offerta dal Reyboz Blog

Un metodo semplice, pratico e gratuito per connettervi ai vostri social network e ai vostri account di messaggistica istantanea in modo alternativo!

Perfezionare manualmente il boot loader Grub

Attenzione: Articolo tecnico scritto nel 2010! Segui a tuo rischio.

Cos’è grub

Grub è il Boot loader di molte distribuzioni GNU/Linux: un programma che parte all’accensione del PC per far scegliere da quale partizione o con quali altre opzioni avviare il PC.

Immagine di Grub

Puoi rimuovere tutti i menù inutilizzati e rinominare gli altri.

Piccola precauzione

Per ovvi motivi è bene copiare il testo del file /boot/grub/grub.cfg da qualche altra parte. Puoi farlo lanciando da terminale:
sudo cp /boot/grub/grub.cfg /boot/grub/grub.cfg.bak
Così se capita qualcosa, da Ubuntu Live possiamo mettere tutto come prima.

E’ poi importante non copiare e incollare indiscriminatamente il contenuto di qualsiasi guida direttamente nei file di sistema come quelli di Grub: I dati cambiano da computer a computer.

Semplifichiamolo

Per rinominare o rimuovere i menù inutili puoi modificare /boot/grub/grub.cfg in questo modo:

  • Applicazioni → Accessori→ Terminale
    gksudo gedit /boot/grub/grub.cfg

A questo punto si aprirà il file di configurazione di Grub: cerchiamo con CTRL+F la parola “menuentry” per evidenziare nel file gli elementi d’avvio.

Immagine del listato di grub offerta dal Reyboz Blog

Il primo menuentry che si evidenzierà, rappresenta Ubuntu, e si riconosce da:

menuentry 'Ubuntu, con Linux 2.6.32-25-generic' --class ubuntu --class gnu-linux --class gnu --class os {recordfail
insmod ext2
set root='(hd0,5)'
search --no-floppy --fs-uuid --set c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7
linux    /boot/vmlinuz-2.6.32-25-generic root=UUID=c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7 ro  vga=791 quiet  quiet splash
initrd    /boot/initrd.img-2.6.32-25-generic
}

Modifichiamo quindi solamente il titolo a nostro piacimento e lasciamo intatto tutto il resto in modo che risulti:

menuentry 'Ubuntu' --class ubuntu --class gnu-linux --class gnu --class os {recordfail
insmod ext2
set root='(hd0,5)'
search --no-floppy --fs-uuid --set c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7
linux    /boot/vmlinuz-2.6.32-25-generic root=UUID=c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7 ro  vga=791 quiet  quiet splash
initrd    /boot/initrd.img-2.6.32-25-generic
}

Osserviamo invece l’ultimo menuentry, esso rappresenta la nostra seconda partizione, nel caso di alcuni, ad esempio Windows XP.

menuentry "Microsoft Windows XP Home Edition (on /dev/sda1)" {
insmod ntfs
set root='(hd0,1)'
search --no-floppy --fs-uuid --set 661ccc411ccc0e4d
drivemap -s (hd0) ${root}
chainloader +1
}

Modifichiamo a nostro piacimento anche questo il titolo, in modo che risulti più semplice:

menuentry "Windows XP" {
insmod ntfs
set root='(hd0,1)'
search --no-floppy --fs-uuid --set 661ccc411ccc0e4d
drivemap -s (hd0) ${root}
chainloader +1
}

Invece, per nascondere le modalità ripristino basta aggirarli vendendoli come commenti, mutantoli da così:

menuentry 'Ubuntu, con Linux 2.6.32-24-generic (modalità ripristino)' --class ubuntu --class gnu-linux --class gnu --class os {
recordfail
insmod ext2
set root='(hd0,5)'
search --no-floppy --fs-uuid --set c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7
echo    'Caricamento Linux 2.6.32-24-generic...'
linux    /boot/vmlinuz-2.6.32-24-generic root=UUID=c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7 ro single  vga=791 quiet
echo    'Caricamento ramdisk iniziale...'
initrd    /boot/initrd.img-2.6.32-24-generic
}

A così:

# menuentry 'Ubuntu, con Linux 2.6.32-24-generic (modalità ripristino)' --class ubuntu --class gnu-linux --class gnu --class os {
# recordfail
# insmod ext2
# set root='(hd0,5)'
# search --no-floppy --fs-uuid --set c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7
# echo    'Caricamento Linux 2.6.32-24-generic...'
# linux    /boot/vmlinuz-2.6.32-24-generic root=UUID=c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7 ro single  vga=791 quiet
# echo    'Caricamento ramdisk iniziale...'
# initrd    /boot/initrd.img-2.6.32-24-generic
# }

Stessa cosa per i vari memorytest, che li facciamo diventare da così:

menuentry "Memory test (memtest86+)" {
insmod ext2
set root='(hd0,5)'
search --no-floppy --fs-uuid --set c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7
linux16    /boot/memtest86+.bin
}

A così:

# menuentry "Memory test (memtest86+)" {
# insmod ext2
# set root='(hd0,5)'
# search --no-floppy --fs-uuid --set c48efbff-0799-443a-bf46-8da16c687fe7
# linux16    /boot/memtest86+.bin
# }

Riavvio di ubuntu offerto dal Reyboz Blog

Infine salvando il file e riavviando il computer, vedrete il frutto delle vostre fatiche con una schermata pulita e molto più  apprezzabile che includerà soltanto:

-Ubuntu

-(vostro sistema secondario)

Empathy – Messaggistica universale per Ubuntu

Empaty - Reyboz Blog

Ogni giorno messaggiamo con servizi ingombranti, come ad esempio la chat di Facebook, che per essere utilizzata si deve tenere aperto il browser anche se si desidera solo e soltanto la chat…oppure MSN che si appesantisce ammorbandoci di pubblicità e funzioni mai prese in considerazione.
Per fortuna in Ubuntu qualcuno ha ben pensato di crearne una veloce che riesce a gestire in una piccola finestrella ogni tipo di client messaggistico, il suo nome è  Empathy, ma non richiede presentazioni in quanto spesso, è preinstallata.

Con essa si potranno importare (anche contemporaneamente) tutti questi servizi:

  • AIM
  • Chat Facebook
  • Google Talk
  • Chat IRC
  • MSN
  • Chat MySpace
  • Chat Yahoo!
  • Jabber

E ancora altre!

Perchè non provarlo dunque?
Troveremo Empathy cliccando sul nostro nome utente di Ubuntu (in alto a destra del nostro schermo) e selezionando Account Messaggistica nel menù a tendina.

Impostare le chat

Settaggio di una chat con Empathy - Reyboz Blog

Per impostare una chat (di quella di Facebook ne parliamo nel paragrafo dopo) basta:

  • Aprire Empathy dal nome utente di Ubuntu → Account messaggistica
  • Cliccare Aggiungi
  • Scegliere un protocollo (MSN ad esempio)
  • Inserire i dati (nome e password)
  • Applicare la scelta

In seguito nella stessa finestra cliccheremo sulla chat appena impostata nel menù a sinistra e nel blocco che comparirà a destra spunteremo la casella Abilita.
In questo modo appena riceveremo un messaggio da un amico, si presenterà alla nostra attenzione una finestra a suo nome con solo e soltanto la chat a lui dedicata.

Impostare la chat di Facebook

Settaggio chat di Facebook su Empathy - Reyboz Blog

Per abilitare la chat di Facebook è leggermente più complicato ma si risolve in meno di qualche minuto.

  • Apriamo Empathy dal nome utente di Ubuntu → Account messaggistica
  • Clicchiamo sul bottone Aggiungi
  • Scegliamo il protocollo Facebook
  • Clicchiamo sul link di Empathy nominato come Questa pagina

Si aprirà il browser con la schermata di Facebook richiedente il nome utente personale sostitutivo all’ID identificativo numerico, sceglietelo e salvatelo. A questo punto

  • Copiamo il nostro nome utente di Facebook appena scelto
  • Incolliamolo come nome utente anche su Empathy
  • Inseriamo la nostra password di Facebook su Empathy
  • Applichiamo le modifiche

Avremo così impostato la nostra chat di Facebook, successivamente occorrerà spuntare il blocco Abilità nella stessa identica finestra, et voilà, appena riceveremo un messaggio da un amico si aprirà una finestrella a suo nome in cui potremo messaggiare senza nient’altro di superfluo.

Piccola pignoleria

Icona del pannello di Ubuntu - Reyboz Blog

Per avere a disposizione la lista dei contatti on-line occorre aver attivato un indicatore di Evolution nel pannello del nostro Ubuntu. Se non lo abbiamo già fatto inseriamolo adesso:

  • Clic sul pannello superiore di Ubuntu → Aggiungi al pannello
  • Cerchiamo l’Indicatore e aggiungiamolo

A questo punto avremo un’icona a forma di e-mail sulla quale, cliccandoci sopra e scegliendo la voce Chat, avremo a disposizione anche l’intera lista contatti.


Motore di ricerca Reyboz Search

Il 3 ottobre 2010 era arrivato online il “motore di ricerca” Reyboz search. Era una inutile fottuta pagina con una fottuta <form> che rimandava a Google. Su sfondo nero.

Questo non è un motore di ricerca, questa è una stronzata.

Questo articolo rimarrà qui per ricordarmi di quanto fossi deficiente.