Nokia 5800 ExpressMusic in tema iPhone

Possedete un Nokia 5800 ExpressMusic ma strainvidiate la grafica dell’iPhone? Allora sono lieto di insegnarvi come far assomigliare la grafica dal vostro Nokia a quella di un iPhone! Tanto per cominciare dobbiamo scaricare:

  • Il tema iPhone5th da qui.

nUnLock su Ovi Store per Nokia 5800 ExpressMusic in tema iPhone - Reyboz Blog

  • L’applicazione nUnLock da Ovi Store (Per sbloccare lo schermo in stile iPhone)

Screenshoot di nUnLock su Ovi Store per Nokia 5800 ExpressMusic in tema iPhone - Reyboz Blog

Ok! Adesso che avete scaricato entrambe le cose possiamo procedere con i settaggi.

(1)

Estraete il contenuto del file (.zip) che avete scaricato, dovreste trovarci un pacchetto in (.sis), collegate con il cavo USB il cellulare al computer e salvatelo nella cartella “Nokia” della memory card.

Scollegate il cellulare dal PC e andate su Applicazioni → Gestione file → Memory card → Nokia e cercatene all’interno il file che ci avete salvato dentro precedentemente. Cliccateci sopra e avviate l’installazione del file.

Quando è stata completata recatevi su Impostazioni → Personale → Temi → Temi generici, e selezionate il tema “iPhone 5 th by Dsma”.

Avrete così impostato il tema iPhone sul vostro cellulare ma per averne un aspetto ancora più simile vi consiglio di disporre le icone nel Menu in questo ordine.

Agenda                Galleria              Fotocamera

Rubrica                Messaggi           Internet

Note                    Calcolatrice        Mappe

Impostazioni        Store                  Musica

Registro              Applicazioni

(2)

Andate su Ovi Store e cercate l’applicazione “nUnLock” scaricatela ed installatela.

Quando avrete finito lanciate l’applicazione e scegliete quale sfondo volete che venga visualizzato quando sbloccate lo schermo trascinando l freccia col dito, spostandovi su “Choose Background” scegliete una vostra immagine personale per personalizzarvelo oppure scegliete l’immagine del pianeta terra offerta dall’applicazione per conservare una grafica più simile a quella classica dll’iPhone.

Selezionate “Text Display” per scegliere la scritta che appare sul tracciato della freccia da trascinare, se volete potete scrivere “sblocca” al posto di “Slide to Unlock” per italianizzarlo un po’.

Siccome l’applicazione è free a differenza di quella a pagamento che si avvia automaticamente quando si accende il telefono, questa bisogna avviarla ogni volta che lo si accende quindi vi consiglio di impostare come Tea della schermata iniziale la Barra dei collegamenti così quando accenderete il vostro telefonino avrete subito l’icona del programma e non dovrete tutte le volte andarla a cercare tra le applicazioni.

Con questo ultimo consiglio termina questa guida!

Un modo simpatico per potersi godere il proprio Nokia 5800 ExpressMusic in un favoloso tema ispirato alla grafica dell’iPhone!

Costruire un pannello solare a lattine

Da anni in Danimarca una ditta chiamata SolarVenti sta riscuotendo un notevole successo nel produrre un particolare impianto di riscaldamento basato su un principio molto semplice: produrre calore tramite un piccolo pannello con all’interno una rete di tubazioni scure, esposte al sole, che riescono ad accumulare l’aria calda fino ad una temperatura media di 50 gradi; aria, che viene poi iniettata a piacimento in una serra o in una casa.

Immagine del progetto del pannello solare SolarVenti realizzato in lattine di bibite - Reyboz Blog

Questo principio come vedete dall’immagine è ri-applicabile utilizzando anche materiali ritrovabili a poco prezzo sul mercato, come un guscio in legno e una lastra in plexiglass per la struttura, un po’ di lattine per il cuore: ed il gioco è fatto!

Il tutto è veramente semplice seguendo questo video (il più accurato) ma che riassumeremo negli 8 punti chiave.

Noi abbiamo impiegato circa 50/60 giorni per realizzare un simile pannello, ora però funziona a pieno regime per almeno 3/4 ore al giorno e riscalda una piccola serra a meraviglia. Potrebbe essere un’eccellente idea installare questo tipo di impianto sulla propria casa in montagna, poichè l’aria emessa dal pannello è deumidificata. Ecco dunque i passi citati nel video:

  1. Costruzione di una scatola di circa 2 metri per 4, munita di un foro d’ingresso dell’aria nella parte laterale-alta e un foro di uscita sulla laterale-bassa.
  2. Preparazione di 2 piccoli supporti identici per le lattine, muniti di larghi fori circolari della dimensione di una lattina.
  3. Disporli ad una spanna dagli estremi della scatola incollandoli al fondo con colla o con un incastro (nel video è ad incastro).
  4. Ottenere un gran numero di lattine vuote identiche (potete chiedere a ristoranti vicini di rendervi le lattine da buttare) rimuovendo tutta la faccia superiore, e eseguendo 3 piccoli buchi sulla inferiore.
  5. Unirle con silicone resistente ad alte temperature (vedi negozi bricolage) lasciandole ad asciugare in un posto fermo per un paio di giorni, in modo da ottenere circa 8 colonne formate da 8 lattine l’una.
  6. (Segue l’installazione opzionale di un piccolo termostato.)
  7. Incastrate le colonne tra un supporto e l’altro (punto 2) all’interno della scatola e coprire il tutto con spray nero (resistente alle alte temperature).
  8. Fissare sulla scatola una lastra in plexiglass (vedi negozi bricolage).

I passi 1, 5 e 8 sono quelli fondamentali: occorre cercare di creare una scatola senza spifferi, lasciando solamente un bocchettone di ingresso dell’aria laterale-alto e di uscita laterale-basso (o viceversa); ma non meno importante dev’essere la foratura delle lattine, che dovranno risultare con una faccia completamente aperta ed un’altra munita di piccoli fori in modo che l’aria circoli lentamente dentro di esse; infine la chiusura più ermetica possibile del pannello con la lastra in plexiglass.

Riportiamo infine il sito della SolarVenti, e di altri video correlati a questo tipo di impianti.

Buona costruzione e navigazione.

Ricevuto ID basso eMule – Soluzione

Oggi mi è capitato di aprire eMule e di vedere un simpatico messaggio: Attenzione hai ricevuto un ID basso.

Icona del noto server di condivisione eMule/aMule offerto dal Reyboz Blog

Non ci avevo mai fatto caso, e dopo varie ricerche ho scoperto che questo significa che il server di eMule mi ha riconosciuto come un utente dalla connessione potenzialmente lenta e quindi si impegnerà a svantaggiarmi per velocità di scaricamento e per quantità di file da scaricare.

Stavo già cercando un bel muretto dove sbatterci la testa finchè sbirciando nella guida di eMule non ho trovato un articolo ricchissimo di informazioni su come accontentare il Mulo e consentirgli di sfruttare la maggior parte della nostra banda, aprendo alcune porte del nostro modem/router… Ma siccome l’argomento è piuttosto complicato, come si fa? Accedendo al pannello di controllo del proprio modem, e impostando alcuni parametri per lasciar libera la banda ad eMule.

Il pannello del modem

Il pannello del modem è un interfaccia utilissima che permette di gestire tutto ciò che riguarda il proprio modem, e si accede ad esso visitando con il proprio browser (Firefox, o Explorer ad esempio) un indirizzo IP, cioè un indirizzo “formato da numeri”. Di solito questo indirizzo è simile a 192.168.1.1, ma per saperlo con precisione occorre fare una ricerca su internet, del tipo “Indirizzo configurazione modem Alice“.

Trovato l’indirizzo di configurazione del proprio modem, visitatelo come se fosse una pagina internet. Potrebbe chiedervi username e password.

Pannello di configurazione del modem - Reyboz Blog

Se vi chiedesse username e password e non li sapete, andatevi ancora a cercare su internet qualcosa di simile a “Default username password modem Alice” o tentate con questa tabella degli username/password più utilizzati di default:

Username Password (1)
administrator administrator
admin admin
<vuoto> <vuoto>
admin <vuoto>
<vuoto> admin
root root
<vuoto> password
Username Password (2)
<vuoto> BRIDGE
admin system
admin switch
sysadm sysadm
monitor monitor
manager manager
security security
Username Password(3)
root pass
Manager <vuoto>
User <vuoto>
D-Link D-Link
!root <vuoto>
<vuoto> PASSWORD
Guest <vuoto>

Dentro al pannello

Se siete riusciti ad entrare dentro al pannello di configurazione del modem, fatevi un giretto e andatevi a cercare una pagina che abbia come titolo qualcosa di simile:

  • Virtual server (70% dei casi)
  • Port forwarding (20% dei casi)
  • Port Mapping
  • NAT
  • Advanced Setting
  • Control

Accederemo così alla finestra di configurazione delle porte del modem (se è disponibile!). Ora bisogna solo riuscire ad impostarla.

In alcuni modem l’opzione è addirittura predefinita con appunto il nome di “eMule“, o “eDonkey“. Nel caso ci fossero queste opzioni, abilitiamole entrambe e salviamo: dovrebbe bastare.

Se non ci fosse questa scelta bisogna invece fare tutto a mano: Creiamo una nuova voce, chiamandola “eMule”, inserendo ovunque: porta: 4662, protocollo: TCP, e l’IP server: 192.168.1.3. Poi creiamo una nuova riga, chiamandola di nuovo “eMule”, e inserendo in tutti gli spazi la porta: 4672, il protocollo UDP, e l’IP server: 192.168.1.3. E infine un’altra di nuovo “eMule”, inserendo in tutti gli spazi la porta: 4711, il protocollo: TCP e l’IP server: 192.168.1.3.

Qualcosa di simile a questo insomma:

Nome
Esternainiziale Esternafinale Protocollo Internainiziale Internafinale IPserver
eMule 4662 4662 TCP 4662 4662 192.168.1.3
eMule 4672 4672 UDP 4672 4672 192.168.1.3
eMule 4711 4711 UDP 4711 4711 192.168.1.3

Salvate, chiudete il pannello di controllo del modem così configurato, riavviate eMule, e osservate se in fondo c’è ancora il nostro temibile messaggio!

Se ciò dovesse accadere può essere per un infinità di motivi: Avete un Firewall, un indirizzo IP dinamico, un server mal scelto, eMule configurato diversamente dallo standars, o avete semplicemente fatto un pasticcio nelle impostazioni precedenti :D

Se avete bisogno di aiuto commentate!

 

Cambiare il desktop di Windows 7 Starter

Ho da poco comprato un nuovo netbook che monta il nuovo sistema operativo di casa Microsoft, Windows 7 Starter.

Dopo poco tempo me ne stavo già facendo una buona impressione quando mi sono accinto a cliccare con il tasto destro sul desktop aspettandomi (io abituato a XP) un “Proprietà” per la configurazione delle preferenze dell’aspetto. Non è stato così.

Già terrorizzato, ma non ancora a corto di idee e possibilità, mi sono recato sul pannello di controllo alla ricerca di un qualcosa che mi permettesse di cambiare il desktop. Ancora niente!

Incredulo ed allo tesso tempo sconvolto mi sono recato su internet per avere maggiori informazioni; solo qui ho scoperto che in questa versione di Windows 7 non è possibile cambiare lo sfondo della nostra scrivania.

In poche parole il nostro caro amico Bill ci ha nuovamente giocato uno dei suoi abituali scherzetti, costringendo così chi compera questa versione del suo nuovo sistema operativo a mantenere per sempre il logo di Windows come salvaschermo!

Immagine dello sfondo immutabile di Windows started - Reybozblog

Ripreso dallo sconforto ho pensato… Qualcuno si sarà inventato un modo per risolvere questo problema?

Dopo varie ricerche e varie soluzioni trovate ho decretato quella che a mio parere è la migliore e si chiama “Starter Background Changer”. Scaricatelo da qui, lanciate l’installer e seguite la procedura guidata.

Immagine del procedimento dell'installazione del programma Background Starter - Reybozblog

Starter Background Changer è una piccola applicazione che da la possibilità di aggiungere al menù a tendina, che si apre quando clicchiamo sul desktop con il tasto destro, la scritta “Personalize”

Immagine delle Proprietà di Windows 7 Starter - Reybozblog

Cliccateci sopra per aprire la finestra sulla quale troverete “choose…” dove potrete selezionare una qualsiasi immagine tra i documenti per utilizzarla come sfondo del desktop.

Immagine della finestra di configurazione di Windows 7 Starter Change Background - Reybozblog

Sarà anche possibile scegliere la posizione e la misura dell’immagine (Centrata, estesa ecc…) Potrete inoltre decidere di creare una sequenza di immagini e sceglierne la durata di ognuna.

Potrete così godervi un Windows 7 Starter con il desktop che preferite!

Sport Live sul computer

In questo articolo voglio parlarvi di come riuscire vedere le partite di calcio (e gli altri sport più in generale) in modo completamente gratuito sul proprio Pc.

Normalmente per vedere una comunissima partita di calcio dobbiamo utilizzare la televisione con un abbonamento a Sky , Mediaset Premium ecc…  Siccome sui normali canali Mediaset e Rai non vengono trasmesse tranne rare volte in occasioni di mondiali, europei ecc…
Tornando al discorso abbonamenti le pubblicità ci assillano con paragoni di prezzi ed abbonamenti talvolta più o meno vantaggiosi ma essi in qualsiasi modo ci vengano proposti hanno comunque un abbonamento mensile che….. son soldi!!!

Per arrivare al dunque, ciò di cui oggi voglio parlarvi è lo “Streaming Live” ovvero (come ho detto prima) la possibilità di vedere le partite di calcio e di qualsiasi altro sport comodamente sul proprio computer.

Per avviare un collegamento streaming in live è sufficiente recarsi su :

Rojadirecta

Rojadirecta

Qui vi sarà sufficiente selezionare l’evento sportivo che volete vedere dopodichè vi apparirà un’elenco simile a questo:

: P2P : Name : Lang : Type : Kbps : Play

NO Pirlo Tv2 it Boxlive 856 Play

NO Futbolarg it Boxlive 950 Play

P2P Digi Sport ro Sopcast 512 Play

Molto semplicemente sotto P2P ci viene detto se è necessasio (P2p) o no (NO) installare un software aggiuntivo per avviare il player.

Sotto Name il nome dell’utente che trasmette il live.

Sotto Lang la lingua della telecronaca sportiva.

Sotto Type il nome del player ovvero il programma/sito col la quale verrà trasmessa la partita.

Sotto Kbps la velocità di trasmissione.

Cliccate Play per avviare il player che vi consentirà di vedere la partita in una nuova pagina.

Ora non posso che augurarvi una buona visione ed un buon streaming live.

Aumentare la velocità di navigazione

(Nota di redazione: questo articolo è molto vecchio. All’epoca avevo 15 anni. Proseguendo nella lettura potresti sentire il bisogno di strapparti i bulbi oculari. Se per caso possiedi la tecnologia necessaria per effettuare viaggi nel tempo, vieni qui e proibiscimi di scrivere questo post, perché è da rincoglioniti, peggio di Aranzulla. Nello specifico, È inutile che ti metti a provare tutti i browser del pianeta, dato che se tieni alla tua libertà digitale non è che ci sono tante scelte fra Firefox o Chromium, anche se probabilmente sei quel tipo di persona con 99.9% di software proprietario. Almeno 1000 programmi e 10.000 persone possono in qualsiasi momento fotterti la tua vita privata e spiarti dalla webcam, e te hai firmato per questo, ma non te ne frega una cippa. Questo articolo rimarrà online per ricordarmi quanto ero rincoglionito.)

La navigazione è spesso una lotta per quelli che possiedono un computer lento o che convivono con chiavette internet.

Abbiamo così deciso di aiutare anche i meno esperti tramite una raccolta di test capaci di sperimentare la qualità delle nostre connessioni e dei nostri browser.

Prima di tutto è sempre bene conoscere altri browser all’infuori di quelli “proprietari” come Internet Explorer o “Safari”, poichè di solito i prodotti creati da chi vuole averne lucro non sono spesso l’emblema dell’efficienza ma piuttosto della sponsorizzazione…

  • Scarichiamo dunque un browser Open Source come Firefox
  • uno maestro nella ricerca come Chrome
  • e un’altro leggero come Opera

E vediamo la loro reazione nel…

Test accelerazione

Immagine offerta dal Reyboz Blog - Velocità del Browser
Go to test

Questo test consiste nell’impegnare il browser con delle immagini in movimento, il browser in risposta dovrebbe richiedere al computer di concentrare le energie in questo stress, rivelando così, dopo un certo periodo di tempo, i frame al secondo raggiunti all’apice dell’accelerazione supportata.

Da questo test dovrebbe emergere Chrome, mentre su Explorer non dovrebbe funzionare affatto.

Test gestione sovraccarico

Test ottimizzazione offerta dal Reyboz Blog
Go to test

Questo test è da eseguire contemporaneamente su due browser alla volta per vedere le loro reazioni differenti.

Inizializzandolo, questo test riporterà la capacità del browser di eseguire o meno centinaia di azioni contemporaneamente espressa in js (javascript/secondo) e fps (frame/secondo).

Test modem to server

Speed test offerto dal Reyboz Blog
Go to test

Lo Speedtest permette di valutare in pochi secondi la velocità di download e di upload, nonchè di verificare il proprio ping tra voi e i server.

Da questo capirete quanto la vostra posizione sia agevolata o meno rispetto agli altri e quanto potete pretendere dalla vostra connessione internet.

Test download/upload

Net speedometer offerto dal Reyboz Blog
Go to test

Installando gratuitamente il Net Speedometer si potrà osservare tutti i dati che ci servono, in tempo reale.

Buon utilizzo dallo staff, se ne conosciete di altri scriveteci un commento.

Grazie per la lettura e buona connessione ad internet!

Comandare sul web: injection javascript

(Nota di redazione: questo articolo è molto vecchio. All’epoca avevo 15 anni. Proseguendo nella lettura potresti sentire il bisogno di strapparti i bulbi oculari. Se per caso possiedi la tecnologia necessaria per effettuare viaggi nel tempo, vieni qui e proibiscimi di scrivere questo post, perché è da rincoglioniti, peggio di Aranzulla. Nello specifico, copy-pastare roba nella tua console di debug del tuo browser web è da rincoglioniti. Ogni volta che rileggo questo post avrei voluto che il giorno prima io fossi stato investito da un camion, ed è questo il motivo per cui lo manterrò online: per maturare. Con le dovute precauzioni, buona lettura.)

Come si può “comandare” sul web? Come possono persone normali avere accesso a parti segrete di siti poco controllati, o di incrementare punteggi di browser-game in poche mosse?
Lo capiremo partendo da molto lontando attraverso questa breve guida dedicata alle injection-javascript.

Una estrazione (extraction) javascript è un metodo di controllo del codice di un sito tramite l’estrazione diretta delle variabili, via indirizzo ipertestuale.
Significa che per controllare una variabile di un sito web (un punteggio di un gioco online o la password di un utente loggato ad esempio) basta conoscere il nome della variabile che lo custodisce, e richiamare il suo valore inserendo nella barra degli indirizzi un comando di richiamo come javascrpt:alert(nomevariabile);
Questo tipo di estrazione si è però evoluto in forme molto complesse di iniezione chiamate injection javascript, delle quali approfondiremo ora.
Le chiamano injection javascript perchè con esse si può riuscire a modificare parte di una pagina web durante la propria sessione di navigazione, e quindi riuscire ad apportare modifiche consistenti ad un qualunque sito o gioco online, esclusivamente utilizzando codici, iniettati nella pagina, tramite la barra degli indirizzi, o tramite un segnalibro web.
Quello che faremo ora sarà prendere di mira alcuni siti molto famosi e sostituire un oggetto della pagina con del testo a nostra scelta.
Premettiamo che questo tipo di modifica non è reato: una injection javascript non è infatti una distruzione della pagina ma solo una modifica parziale lato-utente del listato javascript, del tutto ripristinabile ricaricando la pagina.
Ma insomma! Partiamo!

Step one

Prima di tutto, assicuriamoci di usare Firefox e non Internet Explorer (poichè I.E. si blocca con le injection javascript)
Ottenuto Firefox creiamo un segnalibro che ci servirà da “iniettore”

  • Digitiamo CTRL+D
  • Selezioniamo “Barra dei segnalibri” come cartella
  • Salviamo il segnalibro

Step two

A questo punto comparirà il segnalibro della presente pagina nella vostra barra dei segnalibri. Quindi:

  • Selezioniamo tutto il seguente codice e copiamolo (compresa la scritta “javascript:”):

javascript:
x="Questo e' un esempio di Injection Javascript - Reyboz Blog";
alert('Codice da iniettare:nn'+x);
x="<h1>"+x+"</h1>";
document.getElementById('previewPan_w1').innerHTML=x;
alert('Injection eseguita.');

  • Selezioniamo il segnalibro precedente con un click destro
  • Selezioniamo Proprietà
  • Incolliamo il precedente codice nello spazio dedicato all’indirizzo del segnalibro.

Ora avremo nella barra degli indirizzi il segnalibro che conterrà come indirizzo lo script: servirà ora per iniettare una scritta nel famoso motore di ricerca Blackr.

Dritti al cuore di blackr

Bando alle ciance:

  • Dirigiamoci sul Blackr
  • Lanciamo il segnalibro con un click su di esso
  • Clicchiamo su Ok ai 2 messaggi
  • Osserviamo

Se avete eseguito tutti i procedimenti Blackr apparirà con una scritta nella parte destra.

Ma noi non ci siamo fermati:

Dritti al cuore di facebook

  • Accedete al vostro Facebook
  • Rieseguiamo lo Step One
  • Incolliamo nel segnalibro tutto il seguente codice al posto dell’indirizzo:

javascript:
x=prompt('Inserisci il tuo nome di Facebook: (serve)','qui');
x="<h1>Mi chiamo -"+x+"- Salve! </h1>";
document.getElementById('navSearch').innerHTML=x;
alert('Injection eseguita.');

  • Salviamo il segnalibro
  • Clicchiamo sul segnalibro
  • Osserviamo

Se tutto è andato bene comparirà nella parte del titolo del vostro profilo di facebook una piccola modifica testuale.
Tranquilli, tutto torna normale digitando il classico F5.

Dritti al cuore dei giochi online

Scaricheremo un piccolo gioco online della Mr. Webmaster intitolato Chi vuol essere milionario. Dunque scarichiamolo, estraiamolo sul nostro computer e iniziamo subito a giocare.
Noterete che il gioco funziona perfettamente ma perchè non barare un po’?

  • Aprite il gioco
  • Ripetete lo Step One
  • Incolliamo nel segnalibro tutto il seguente codice al posto dell’indirizzo:

javascript:
function prossimadomanda(){
document.gioco.giustaa.value="giusta";}
alert('Preparazione alla injection in corso.');
prossimadomanda();
alert("Script abortito, la risposta sarà sempre la numero:nn-A.")
;

  • Salviamo il segnalibro
  • Clicchiamo sul segnalibro
  • Osserviamo

Come potete immaginare è stato iniettato un codice che modifica questo semplice gioco rendendo le risposte tutte uguali.
La nostra piccola lezione sulle injection javascript è ormai giunta al termine, vi auguriamo che tutto sia stato comprensibile e che vi siate divertiti scoprendo i segreti celati dietro alla modifica dei siti web. Vorremo precisare che tutto questo non deve apparire come un articolo “terrificante”,  questi utilizzi javascript non sono paragonabili a pirateria informatica e nè lo saranno mai, poichè il web deve essere uno strumento comune di insegnamento e non un segreto privato.
Grazie per la lettura.

Motore di ricerca Reyboz Search 2011-NG

(Nota di redazione: questo articolo è molto vecchio. All’epoca avevo 15 anni. Proseguendo nella lettura potresti sentire il bisogno di strapparti i bulbi oculari. Se per caso possiedi la tecnologia necessaria per effettuare viaggi nel tempo, vieni qui e proibiscimi di scrivere questo post, perchè è da rincoglioniti, peggio di Aranzulla. Nello specifico, promuovere una paginetta HTML con un form che punta a Google, è da rincoglioniti. Ogni volta che rileggo questo post avrei voluto che i miei genitori avessero abortito, ed è questo il motivo per cui lo manterrò online: per maturare. Con le dovute precauzioni, buona lettura.)

Il Reyboz search 2011 sta per tornare in una nuova generazione!

Lo spirito notturno dell’atteso motore di ricerca mondiale bloccato da un errore di convalidazione negli inizi di novembre, è ora fermato solo da un breve periodo di prova, prima di essere di nuovo lanciato nel cielo:

Nuove funzionalità ci aspettano tra cui la ricerca fra le immagini e una ultraleggera versione per cellulari, sfidando a testa alta velocità pazzesche e mantenendo effetti grafici originali, tornando come nuovo nella sua piccola semplicità nell’accattivante nero della notte.

Reyboz search 2011

Abbiamo pensato in grande: Il nuovo progetto Reyboz search 2011 New Generation è stato concepito con l’idea di basarlo su script adattati e studiati criticamente per una lettura universale da parte di ogni browser internet, realizzando un sogno:

Garantire un motore velocissimo per ogni tipo di browser e per ogni tipo di connessione limitata.

Reyboz search 2011

Musica e suoni in ambiente Pascal

(Nota di redazione: questo articolo è molto vecchio. All’epoca avevo 15 anni. Proseguendo nella lettura potresti sentire il bisogno di strapparti i bulbi oculari. Buona lettura.)

Nella libreria crt del Pascal esistono dei comandi speciali che spesso non si insegnano nei licei o nelle scuole, perchè “non utili all’appredimento del linguaggio”. Cioè, non solo ci tocca imparare questo linguaggio proprietario di merda, ma pure manco lo sfruttiamo.

Dato che ho tempo per cazzeggiare, ecco qui ciò che ho trovato:

  1. SOUND(hz); produce un suono alla frequenza inserita
  2. DELAY(time); produce un ritardo in millisecondi
  3. NOSOUND; interrompe il suono (indispensabile!)

Questi tre comandi si utilizzano in successione così elencati: con il primo lo speaker emette una frequenza (ad esempio 440 per un LA perfetto) con il secondo si prolunga la frequenza (ad esempio 1000 per un secondo) e con il terzo si interrompe la nota.

Un utilizzo molto interessante di queste nozioni può essere quello di far eseguire dal nostro Turbo Pascal (aka Masturbo Pasquale) una parte dell’Inno alla Gioia di Beehtoven, ad esempio…

Listato:
PROGRAM B; USES CRT;
VAR X,I:INTEGER;
PROCEDURE A(X:INTEGER);
BEGIN
SOUND(X);
DELAY(1000);
NOSOUND;
END;
BEGIN
CLRSCR;
WRITE('Stai ascoltanto l''Inno alla Gioia di Beethoven.');
FOR I:=0 TO 1 DO BEGIN
A(330);A(330);A(349);A(392);
A(392);A(349);A(330);A(294);
A(262);A(262);A(294);A(330);
IF(I=0)THEN BEGIN
A(330);A(294);A(294);
DELAY(1000);
END
ELSE BEGIN
A(294);A(262);A(262);
END;
NOSOUND;
END;
CLRSCR;
WRITE('Grazie per aver ascoltato Beethoven.');
READLN;
END.

Qui sopra abbiamo creato una procedura A(x), che richiama al suo interno SOUND(x), DELAY(200) e NOSOUND; esclusivamente per non ripetere i tre comandi di volta in volta.

La frequenza delle note

Per creare la scala di do che ci è servita per comporre il brano superiore, abbiamo soltanto utilizzato questo schema di note/frequenze da inserire nel comando SOUND()

Do 262 Do# 277 Re 294 Re# 311 Mi 330 Fa 349
Fa# 370 Sol 392 Sol# 415 La 440 La# 466 Si 49

Quindi, in conclusione, se vogliamo far emettere dalla macchina un LA per 2 secondi faremo:

begin
SOUND(440);
DELAY(2000);
NOSOUND;
end;

Tutto questo perchè il LA è rappresentato da un suono con frequenza 440 hertz, e due secondi sono rappresentati da un delay di 2000 millisecondi. Insomma, capito no?

Dunque è tutto, buona navigazione!