Motore di ricerca Reyboz Search

Il 3 ottobre 2010 era arrivato online il “motore di ricerca” Reyboz search. Era una inutile fottuta pagina con una fottuta <form> che rimandava a Google. Su sfondo nero.

Questo non è un motore di ricerca, questa è una stronzata.

Questo articolo rimarrà qui per ricordarmi di quanto fossi deficiente.

Google a risparmio energetico? – Blackr? Yeeeah!(?)

Premessa

Questo articolo è molto vecchio e l’autore di questa pagina nel frattempo è maturato un filino culturalmente e quindi si vergogna molto di quanto vi sia scritto. Nello specifico, non è molto intelligente chiamare “motore di ricerca” il lavoro di un dodicenne che ha fatto un <form> nero verso Google dicendo che salverà il mondo. Sebbene ci sia un sentimento di sensibilizzazione ambientale sotto, forse puoi iniziare evitando di buttare le sigarette per terra o raccogliendone qualcuna. Che ne so. O spegnere il telefono ogni tanto e piantarla di leggere blog idioti. Questo sì che fa risparmiare energia.

Questi contenuti comunque rimarranno online per aiutare a ricordarsi di quanto si era ignoranti in Informatica solo pochi anni fa e di quanto sia stata sottile la linea che mi separava da Aranzulla.

Blackr è stato “Google in abito scuro” (ora è uno squallido blog pubblicitario).

Blackr - Google in abito nero - Reyboz Blog
http://blackr.it

Secondo l’autore di Blackr, avere una versione di Google completamente nera aiuterebbe a far risparmiare energia e a salvare il pianeta.

I conti secondo l’autore

  • Google conta circa: 200 milioni di ricerche al giorno
  • L’utilizzo medio di Google è di: 10 secondi al giorno/persona

Quindi in totale su Google si trascorrerebbero in media 550 mila ore al giorno.

Ma continua:

  • Se un monitor sulla pagina bianca di Google utilizza circa: 74 Watt
  • Mentre Blackr ne fa consumare circa: 56 Watt

Il risparmio mondiale annuale sarebbe mediamente di: 3000 Megawatt/ora all’anno.

L’autore continua dicendo che una centrale nucleare produce in media 1600 Megawatt… e che utilizza circa 30 tonnellate di uranio, «ditemi voi perché non provare».

Bisogna subito passare a Blackr perchè altrimenti siamo spacciati usando Google perchè il bianco consuma e il nero no mentre il nero non consuma e il bianco sì insomma no uranio no centrali nucleari!1!1!1!

L’autore di Blackr afferma che usare Blackr potrebbe salvare i nostri figli, i nostri nipoti, i gatti dei nostri nipoti, …, però bisognerebbe anche considerare che la persona che ha tirato su questo sito guadagna vagonate di soldi in pubblicità tramite un servizio offerto da Google chiamato Google CSE (che fra l’altro potrebbe rimuovere per risparmiare energia). Permette appunto di offrire una pagina di risultati di Google personalizzata (qui, in “nero”). Insomma, più gente usa questo servizio più gente clicca sui risultati in evidenza da Google Adword → più gente clicca sui risultati di Google Adword e più Blackr guadagna parecchi soldi. Cosa che Blackr non ha bisogno di fare perché è una stupida pagina HTML e il suo costo di mantenimento è di 10 euro l’anno. Forse meno.

Inoltre usando Blackr si sta regalando a Blackr qualsiasi propria parola digitata. OK, mediamente a nessuno interessa la propria privacy, ma se foste voi i proprietari di Blackr, immaginate di poter sapere cosa ha cercato chi.

Beh, oltre a Google ovviamente.

È lo stesso problema che ha anche Google
It’s the same problem Google has

Ammetto di aver usato Blackr per un bel periodo, ma in ogni caso ho sempre avuto il componente aggiuntivo Self-destructing cookies e Adblock Edge abilitati sul mio bel Mozilla Firefox, per ogni sito esistente.

Insomma, può davvero Blackr salvarci? Io credo neanche minimamente. Fra l’altro, sembra che parecchi cerbiatti vengano uccisi ogni volta che un cristiano preme il tasto Cerca di Google. Insomma a parer mio si è riusciti a fare molti soldi nel nome dell’ambiente, a caso, strumentalizzando gli ambientalisti.

Una stretta di mano virtuale agli autori di Blackr. Riuscendo a far soldi facendo informaticamente nulla e ecologicamente quasi niente. Ricorderei che diversi “giornalisti” hanno sponsorizzato “a gratis” Blackr nei più disparati servizi televisivi sulla tecnologia, Rai e Mediaset ecc.

Geniale.

(Immagine ovviamente presa da xkcd, sotto licenza CC-By-Nc.)

 

Semplice pesce d’Aprile con Google

Premessa

Questo articolo è molto vecchio e l’autore di questa pagina nel frattempo è maturato un filino culturalmente e quindi si vergogna molto di quanto vi sia scritto. Nello specifico, è da deficienti fare una paginetta HTML che spari un alert JavaScript. Già, JavaScript, che si scrive così, e non Javascript. E fra l’altro la pagina era pure su Altervista. Una cosa più bimbominkia di così non si poteva scrivere. Fra l’altro fare una pagina finta di Google può sembrare divertente ma state facendo phishing, che non è la pesca del pesce d’Aprile ma è una truffa e un illecito civile. State inoltre come minimo violando i trademark di Google.

P.S.
Se trovi un’altro articolo del genere in Internet senza un simile disclaimer, insulta immediatamente quell’autore.

Soltanto un piccolissimo scherzo creato per un pesce d’aprile, realizzato scopiazzando Google e apportando un semplicissimo script in Javascript ad una pagina.

Immagine di errore di Google (totalmente inventato) creato utilizzando Javascript - Reyboz Blog

Link diretto: Google scherzo 1.0

Principalmente lo script si basa sull’effettuare una finestra Alert ogni volta che avviene l’evento ‘Clic’, niente di complicato:

ONCLICK="javascript:alert('Errore');"

E’ possibile trascinare il link dello scherzo sul simbolo homepage (Icona tasto homepage - Reyboz Blog) del vostro browser: in modo che il prossimo che accederà ad internet si cuccherà questo semplice scherzo.

Velocizzare i processi di Windows in 10 minuti

Premessa

Questo articolo è molto vecchio e l’autore di questa pagina nel frattempo è maturato un filino culturalmente e quindi si vergogna molto di quanto qui vi sia scritto. Nello specifico, l’autore prova conati di vomito al solo pensiero di consigliare software non-libero ad un lettore.

Questi contenuti comunque rimarranno online per aiutare a ricordarsi di quanto si era ignoranti in Informatica solo pochi anni fa e di quanto sia stata sottile la linea che mi separava da Aranzulla.

P.S.
Se trovi un’altra guida del genere in Internet senza un simile disclaimer, insulta immediatamente l’autore.

P.P.S.
Se Microsoft Windows è lento è perché sei un po’ coglione a usarlo. Anche se fosse veloce saresti comunque un po’ coglione ad usarlo. Scopri la filosofia di GNU.

Capita a tutti: il computer a volte è lento, ma per velocizzarlo senza installare programmi spazzatura possiamo sempre eseguire questo elenco di quattro semplici azioni facendo in modo che il computer ci ringrazi. Tempo stimato: 10 minuti.

Number one

(Pulizia della barra Windows: velocizzazione parziale)

  • Click destro sulla barra Windows
  • Click su Proprietà
  • Click su Personalizza

    Schermata di modifica della visualizzazione delle icone - Reyboz Blog

Ora comparirà una finestrella, sulla quale, dovremo spuntare ogni singola icona dei nostri programmi con: “Nascondi sempre” lasciando soltanto l’icona del volume e quella della connessione con “Mostra sempre, poi quando abbiamo finito, diamo Ok e chiudiamo la finestra.

E voilà!

Number two

(Eliminazione dei file di sola lettura inutili al computer: Aggiunta di spazio libero)

  • Recatevi in Start → Cerca
  • Inserite come oggetto da cercare: Documenti
  • Selezionare come data di ultima modifica: Sconosciuta
  • Inserire il nome del documento: .txt

Immagine della finestra di ricerca di Windows alla parola .txt, compaiono file di sola lettura come file di testo di licenza e di Copyright, o di guida ai programmi: inutili al computer. Offerto dal Reyboz Blog picture by valeriobozzolan Finestra di ricerca di Windows alla parola .txt, compaiono file di sola lettura come file di testo di licenza e di Copyright, o di guida ai programmi: inutili al computer. Offerto dal Reyboz Blog

Ora controllate che non ci siano file di vostra creazione, se ciò accade copiateli e incollateli sul Desktop, altrimenti potete tranquillamente selezionare tutto ciò che state visualizzando e dare un bel:

Tasto destro → Elimina (o Sposta nel cestino)

Svuotate il cestino, e voilà! Spazio libero aggiuntivo e velocità aumentata!

Number three

(Eliminazione totale dei programmi inutili o fantasma: Velocizzazione parziale + Aggiunta di spazio libero)

Se siete in Windows XP:

  • Start → Pannello di controllo → Installazione Applicazioni → Cambia Rimuovi Programmi

Se siete in Windows Vista o 7:

  • Start → Pannello di Controllo → Programmi → Disinstalla programmi

Immagine della finestra di disinstallazione dei programmi in Windows XP, offerta dal Reyboz Blog

A questo punto date un occhiata a tutti i programmi che vedete, e fate piazza pulita di ciò che sapete di non usare più o che non avete mai usato.

(Nota: Sembra ovvio ricordare di non disinstallare programmi inizianti con “Microsoft” o con “MX”)

Date applica, chiudete la finestra, e Voilà, spazio libero aggiuntivo e velocità aumentata!

Number four

(Eliminazione totale dei programmi all’avvio non necessari: Esponenzializzazione della velocità di accensione)

Se avete Windows XP:

  • Date Start → Esegui…
  • Digitate “msconfig” (senza apici)
  • Date Ok

Se avete Windows Vista o 7:

  • Date un clic destro sul desktop
  • Scegliete: Nuovo → Collegamento
  • Inserire nella finestra del collegamento “msconfig” (senza apici)
  • Date Avanti → Ok

Ora si aprirà il programma Msconfig, recatevi nella sezione Generale e spuntate la casella

“Avvio selettivo”

Quindi attendete che il programma finisca di caricare, e recatevi nella sezione Avvio.

A questo punto, deselezionate tutti i programmi che conoscete (possibilmente non l’antivirus) e date ok.

Riavviate come richiesto, e voilà, avete accelerato l’accensione!

Se avrete fatto tutto come mostrato, sarà molto, ma molto più veloce. Se invece volete far tornare tutto come prima eseguite il Passo quattro selezionando, Avvio completo.

Buona navigazione.

Magnifica Dock circolare per Windows

Premessa

Questo articolo è molto vecchio e l’autore di questa pagina nel frattempo è maturato un filino culturalmente e quindi si vergogna molto di quanto qui vi sia scritto. Nello specifico, l’autore prova conati di vomito al solo pensiero di consigliare software non-libero ad un lettore.

Questi contenuti comunque rimarranno online per aiutare a ricordarsi di quanto si era ignoranti in Informatica solo pochi anni fa e di quanto sia stata sottile la linea che mi separava da Aranzulla.

P.S.
Se trovi un’altra guida del genere in Internet senza un simile disclaimer, insulta immediatamente l’autore.

Una bellissima applicazione per Windows è la dock circolare, inventata da ormai parecchi anni ma piuttosto sconosciuta al mondo…

Dock circolare per Windows - Reyboz Blog

Bella e gratis. Utile per tenere le icone in modo ordinato senza occupare tanto spazio.

Passi per l’installazione su Windows XP, Vista e 7:

  • Scaricare da  qui
  • Cercare il file sul desktop o nella cartella Documenti → Download
  • Selezionare il file CircleDock…
  • Tasto destro → Estrai tutto

Dopo l’estrazione, selezionate la cartella e trascinatela nel menù di avvio delle applicazioni in questo modo:

  • Fate in modo che la cartella estratta dal download sia ora sul desktop
  • Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, cliccate sulla cartella della dock trascinandola sul simbolo start
  • Aspettate che si apra la finestra di start e recatevi in Programmi (o Tutti i Programmi)
  • Arrivati in Tutti i Programmi riponete il file in Esecuzione Automatica.

Domande frequenti

Perchè non vedo più la dock?

Perchè scompare, per rivederla basta andare in basso a destra (area di notifica) e cliccare sull’ icona chiamata “CircleDock”.

In ogni caso la Dock  scompare perchè nelle sue impostazioni predefinite è impostata per scomparire al click, ma potete settarla anche con altre opzioni in questo modo:

  • Clic destro sul simbolo della Circle Dock (nell’area di notifica) → selezionare Setting
  • Quando si apre una finestra cliccare su General
  • Su general selezionare al posto di  “Z- Level”, “Normal”.

E rimarrà lì.

Come  impostare che scompaia ad un mio comando?

In questo modo:

  • Clic destro sul simbolo della Circle Dock in basso a sinistra → Setting
  • Si aprirà una finestrella, recarsi su Toggling con 1 clic
  • Sul menù “Toggle Visibility Mouse Button” selezionare “MButton”
  • Sul menù “Show Dock When I Move…” e selezionare “Screen Right Edge”.

In questo modo, sia mandando il mouse nell’angolo in alto a destra dello schermo, sia cliccando la rotellina del mouse (per chi c’è l’ha) la Circle Dock comparirà o scomparirà…

Come impostare la lingua italiana?

  • Clic destro sul simbolo della Circle Dock in basso a sinistra → Setting
  • Recarsi in Language.

A questo punto selezionate il file chiamato Italiano e date Ok.

Buona CircleDock a tutti! Se qualcosa non funziona non esitate a commentare.

Ubuntu – Effetti grafici mozzafiato con Compizconfig

CompizConfig è lo strafamoso programma per la gestione grafica ubuntiana, che permette di ottenere animazioni mozzafiato.

Schermata di amministrazione degli effetti grafici di CompizConfig per Ubuntu - Reyboz Blog

Partiamo con l’installazione.

  • Applicazioni → Ubuntu Software Center
  • Nella barra di ricerca e digitiamo CompizConfig
  • Trovato CompizConfig diamo Clic → Installa

Al termine dell’installazione cerchiamo il nostro CompizConfig in Sistema → Preferenze → Gestore configurazione CompizConfig, o da Ubuntu 11.10 cercando Compiz Config utilizzando la ricerca nella “Home della dash”.

Pur essendo di interfaccia intuitiva chiariamo come impostare gli effetti più accattivanti dove occorre passare a rassegno alcune impostazione apparentemente complicate.

Proviamo ad associare alla chiusura di una nostra finestra l’effetto Lampada magica:

  • CompizConfig → Effetti → Animazioni
  • Ripristiniamo le impostazioni predefinite delle Animazioni di Apertura cliccando sui due simboli a Scopetta a destra (o le icone a forma di freccia, a seconda della versione).
  • Selezioniamo nella tabella la prima voce (Planata 2, o Glide) e diamo un clic sul bottone modifica
  • Si aprirà una finestrella, da impostare così:

Effetto di apertura: Lampada magica

Durata: 1000 (millisecondi)

  • In seguito diamo clic su Chiudi

A questo punto restando sempre nella stessa finestra abilitiamo le modifiche spuntando il riquadro “Abilitare «Animazioni»” et voilà. Queste impostazioni possono essere applicate anche alle Animazioni di chiusura e alle Animazioni di minimizzazione delle finestre, ma possiamo scegliere la durata degli effetti e gli effetti stessi a nostro piacimento.

Personalizziamo con cura le Animazioni delle nostre Finestre, e se capitano problemi, basterà cliccare sui simboli a scopetta (o di frecce) per tornare alle impostazioni predefinite.

Nota Bene

Nel caso che Compizconfig non funzionasse correttamente, provare ad aprire il terminale e digitare questo comando dando Invio:

compiz --replace

Ora dovrebbe funzionare.

Nota Bene 2
Se desideri anche installare altri effetti extra come la chiusura a fuoco delle finestre, usa invece questo comando:

sudo apt-get install compiz-fusion-plugins-extra

In caso di errori commentate!

Impostare correttamente Screenents su Ubuntu

“Screenlents”  è il programma più evoluto nell’ambito di widget per Ubuntu, si adatta perfettamente a Compiz Fusion e fornisce widget molto simili a quelli di Vista e Mac. E’ inoltre possibile scegliere di installare widget da internet e modificarne dimensione, impostazioni e temi.

Immagine della schermata di settaggio widget, dal programma Screenlents per Ubuntu, offerto dal Reyboz Blog in un articolo di Valerio Bozzolan

L’installazione per coloro che hanno i rilasci più recenti è semplicissima, tramite l’Ubuntu Software Center.

Recatevi su Applicazioni→Ubuntu Software Center
Nella finestra dell’Ubuntu Software Center selezionate Accessori e andate a cercare l’applicazione Screenlents
Trovata l’applicazione Screenlents date Clic → Installa

Al termine dell’installazione il programma Screenlents verrà situato in Applicazioni →Accessori.

Impostare all’avvio

Il programma Screenlents è molto intuitivo, ma ecco le istruzioni per impostare un widget e ordinargli di attivarsi ad ogni login del computer, prenderemo come esempio la calcolatrice Calc.

  • Recatevi in Accessori → Screenlents
  • Nella finestra di Screenlents selezionate Calc

E in seguito spuntate le opzioni a sinistra

  • Attiva/Ferma
  • Avvia automaticamente al login

In questo modo Calc comparirà in alto a sinistra della scrivania, e anche se il computer si spegnerà e avvierà, comparirà ugualmente.

Problemi comuni

Può capitare che, durante l’attivazione di un widget, esso non si veda.

Il problema viene riscontrato quando l’utente ingrandisce il pannello superiore in modo spropositato, sotto il quale, il widget viene caricato per le sue impostazioni standard (in alto) e può risultarne quindi nascosto.

Quindi per rivedere i propri widget basta

  • Tasto destro sul pannello superiore di Ubuntu Proprietà
  • Abbassate la dimensione del pannello a 24 pixel (standard)
  • Clic su Chiudi

E saranno nuovamente visibili.

While – Utilizzi del ciclo iterativo

Premessa

Questo articolo è molto vecchio e l’autore di questa pagina nel frattempo non è più un bimbominkia e quindi si vergogna molto di quanto qui è stato scritto. Questi contenuti comunque rimarranno online per aiutare a ricordarsi di quanto si era ignoranti in Informatica solo pochi anni fa.

Ciclo infinito alert javascript - Reyboz blog

Il ciclo while si utilizza per ripetere un operazione solo finchè una funzione logica è vera. Cioè:

  • Controlla una formula logica
    • Se risulta vera esegue un comando fintanto che la funzione logica è vera
    • Se risulta falsa esce dal ciclo

Con un esempio:

  • Controlla se x è minore di 10
    • Se risulta vera esegue x=x+1 fintanto che x è minore di 10
    • Se risulta falsa esce dal ciclo

Ora che abbiamo meglio in testa cosa fa il ciclo while, proviamo a tradurre questo esempio in linguaggio javascript. Creiamo quindi una variabile x=0 e proviamo a seguire i passaggi logici sotto celati.

x=0;
while (x<10)
{
x=x+1;
}
document.write(x);

Se il valore di x in questo caso è zero (o), al termine di questo ciclo quanto varrà?

Se abbiamo capito bene il while possiamo calcolarlo semplicemente vedendo i suoi passaggi:

All'inizio x=0
Inizio ciclo
x= 0 ( 0 minore o uguale a 10? Vero. x= 0+1)
x= 1 ( 1 minore o uguale a 10? Vero. x= 1+1)
...
x=10 (10 minore o uguale a 10? Vero. x=10+1)
x=11 (11 minore o uguale a 10? Falso. Interrompi while)
Fine ciclo
→ x=11

Esattamente il risultato che ci fornirà la pagina: 11.

Utilizzi del ciclo while

Ora che abbiamo capito come funziona, proviamo ad utilizzarlo per creare un’applicazione che crea una serie di finestre window.alert in successione, a seconda di quante finestre decidiamo di visualizzare in precedenza.

Questo è il codice javascript:

contoallarovescia=10;
while(contoallarovescia==0)
{
window.alert("Mancano ancora "+contoallarovescia+" finestre!);
contoallarovescia=contoallarovescia-1;
}

Se volete potete provare il ciclo con questo link di prova. Buona navigazione.

Javascript di base

Javascript - Reyboz Blog

Ecco un semplice riassunto di concetti basilari per un primo approccio al linguaggio Javascript, il linguaggio lato utente, che si utilizza per svolgere script all’interno di una pagina web.

Inserimento

Per aggiungere uno script interno ad una pagina web basta inserire i comandi javascript tra <script> e </script> all’interno della pagina. Ecco un esempio:

<html>
<head>
<title>Home</title>
<script type='text/javascript'>
document.write('Questo è un comando Javascript');
document.title='Questo è un' altro comando Javascript';
</script>

</head>
<body>
</body>
</html>

Oppure se si vuole caricare uno script esterno alla pagina basta inserire il suo indirizzo utilizzando il metodo src=” + indirizzo del file.js”.

Il file esterno deve essere in formato .js e all’interno di esso non bisogna inserire di nuovo <script> e </script>. Ecco in questo caso come caricare lo script nella pagina:

<html>
<head>
<title>Home</title>
<script type="text/javascript" src="http://reybozblog.it/file.js"></script>
</head>
<body>
</body>
</html>

E nel corrispondente http://reybozblog.it/file.js:

document.write('Questo è un comando Javascript');
document.title='Questo è un'altro comando Javascript';

Calcoli

Dichiarare variabile x=1;
Incrementare di uno x++;
Decrementare di uno x--;
Addizionare x=3+1;
Sottrarre x=4-2;
Moltiplicare x=6*4;
Dividere x=3/4;
Resto di una divisione x=4%2;

Condizione – if

Il’if else è un comando che calcola una condizion biunivoca: ad esempio se una variabile è vera, esegue un comando, ma se è falsa ne esegue un’altro: (esempio)

x=confirm('Aprire il Reyboz search?');
if(x == true) {
window.location='/search';
}
else
{
alert('Rimani su questa pagina.');
}

L’if valuta una condizione: se la condizione è vera fa una cosa, se è falsa ne fa un’altra.

Ripetizione – while

Il ciclo while ripete un operazione finchè una condizione è vera. (esempio)

x = false;
while (x==false) {
x=confirm('Uscire?');
}
alert('Sei uscito');

Condizioni – switch

Conosciuto anche come case of permette di eseguire dei comandi dopo una multipla scelta di condizioni. (esempio)

x=prompt('Inserisci un numero da 1 a 3','');
switch (x) {
case '1': alert('Hai inserito 1'); break;
case '2': alert('Hai inserito 2'); break;
case '3': alert('Hai inserito 3'); break;
default: alert('Non hai messo nè 1 nè 2 nè 3');
}

Ripetizione – for

Per ripetere x volte uno script contenuto in parentesi graffe. (esempio)

document.write(' - Tabellina del due: <br>');
y = 0;
for (x = 1; x<=10; x++){
y=y+2;
document.write(y + '<br>');
}

Break & continue

Il ‘break’ interrompe un ciclo, mentre il ‘continue’ salta una e una sola iterazione di un ciclo for per passare alla successiva. Qui ad esempio abbiamo utilizzato il continue per accorciare l’esempio precedente. (esempio)

document.write(' - Tabellina del due: <br>');
for (x=1; x<=20; x++) {
if(x % 2 != 0){continue}
document.write(x + '<br>'); }